Per chi è indicata la neurostimolazione midollare?

 

La neurostimolazione midollare è indicata nei casi di dolore cronico che non è o non è più trattabile coi farmaci o altre terapie non-farmacologiche


La neurostimolazione midollare è una terapia non-farmacologica efficace e sicura per il trattamento del dolore cronico di varia origine. In generale la neurostimolazione midollare risulta molto efficace per il trattamento del dolore cronico  complesso in cui le terapie farmacologiche o altre terapie non-farmacologiche si sono dimostrate inefficaci e non hanno dato sollievo, come nei seguenti casi:

  • quando si presenta un dolore cronico successivo ad interventi chirurgici eseguiti sulla schiena per una compressione dei nervi a livello della colonna vertebrale (chiamata col termine medico di “discopatia”) o per un’artrosi degenerativa delle vertebre (chiamata anche spondilosi). Questa particolare condizione patologica in cui s’instaura un dolore cronico post-operatorio – nonostante la perfetta riuscita dell’intervento – viene definita clinicamente come “sindrome da fallimento chirurgico spinale (FBSS)” ed è caratterizzata da un dolore persistente alla parte bassa della schiena (zona lombare) e alle gambe;
  • quando il dolore cronico persistente interessa la schiena (lombalgia);
  • quando compare un dolore cronico neuropatico dopo un’avvenuta lesione di lieve entità agli arti, senza però che vi sia alcun danno visibile ai nervi; questa condizione patologica viene clinicamente definita come “sindrome da dolore regionale complesso (CRPS)” ed è caratterizzata un dolore intenso e continuo, con riduzione funzionale degli arti.

Proprio per la sua efficacia, la neurostimolazione midollare ha ottenuto importanti approvazioni a livello europeo e da parte del “Food and Drug Administration” (vale a dire il prestigioso ente statunitense di approvazione delle cure) per il suo utilizzo come terapia del dolore cronico a livello di collo, schiena e delle gambe che non è più trattabile coi farmaci o con altre terapie non-farmacologiche.

Gli studi condotti sino ad oggi dimostrano che la neurostimolazione midollare è una terapia particolarmente efficace nel trattamento del dolore cronico di tipo neuropatico, il quale è notoriamente un dolore molto difficile da curare con i farmaci. In questo tipo di dolore, la neurostimolazione midollare è risultata più efficace nel dare sollievo dal dolore e soddisfazione ai pazienti, rispetto ai trattamenti medici convenzionali (ulteriore intervento chirurgico, terapie fisiche come laserterapia, magnetoterapia, ecc.); i pazienti trattati con la neurostimolazione midollare hanno mostrato di ottenere un miglioramento più significativo della disabilità nonché un miglioramento più significativo e duraturo della qualità di vita.

Questi benefici della neurostimolazione midollare sono veramente molto importanti perché offrono a milioni di persone la possibilità di dare sollievo ad un dolore difficile come quello neuropatico e quindi di vivere meglio; basti pensare, difatti, che nella popolazione generale il dolore neuropatico fa soffrire una percentuale di persone variabile tra lo 0,9% e l’8%, che ammonta ad un numero di persone compreso tra 5,5 e i 30 milioni solo in Europa. In Italia, si stima che vi siano circa 370.000 persone che soffrano di dolore neuropatico da FBSS e che ogni anno compaiano 20.000 nuovi casi.

Per buona riuscita della neurostimolazione midollare è molto importante la selezione accurata dei pazienti da sottoporre a questa terapia: oltre alla causa che origina il dolore, il medico dovrà difatti valutare l’eventuale presenza contemporanea di altre condizioni patologiche in atto (tra cui malattie psichiatriche, il fumo di sigaretta), essendo fattori che condizionano l’esito della neurostimolazione midollare.

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